
Ottobre 2006
E’ sdraiata sul letto, lo sguardo fisso sul soffitto. Ogni tanto butta un occhio al cellulare. E poi di nuovo all’intonaco bianco, come se potessero apparirvi scritte le risposte alle sue mille domande, alle sue duemila esitazioni. La distrae la lucina rossa di quello stranissimo Siemens blu a forma di supposta, di cui va molto fiera, ignara del fatto che sarà ricordato come uno dei telefonini più brutti della storia. E lui l’ha avvisata, ma la sua atavica ribellione al consumismo è ancora troppo radicata in lei per dare retta ad uno che cambia telefono come le mutande. Senza contare che l’ha appena conosciuto. Su un forum, poi, figuriamoci. Eppure sono giorni che non pensa ad altro. Son stati giorni pieni e notti insonni. “Solo una settimana” continua a ripetersi, eppure le sembra un anno. Eppure le sembra di conoscerlo da sempre. Eppure è stata una settimana di stranissime coincidenze e per lei non esistono coincidenze, le ha sempre chiamate “segni”. E in così poco tempo è stata letteralmente travolta da un’infinità di segni, che le hanno completamente fatto perdere la bussola. Aveva deciso di pensare solo a studiare. L’ultima batosta l’aveva stroncata. Basta uomini, si era detta ed ecco sbucare lui, su un forum per studenti, con quel suo modo di scrivere che la cattura e la attrae fin dal primo momento. E sembra ricambiata la sua attrazione, per il suo nick le dirà lui e “per quella fossetta sul mento che avevi in foto, che ho avuto subito voglia di mordere”, le confesserà dopo giorni. Ed ora la lucina rossa di quel suo telefonino di “un brutto storico” le sta ricordando che non è stato tutto un sogno, uno scherzo virtuale. Questo ragazzo esiste davvero e la sta chiamando!
– Ero in palestra con l’I-pod e finalmente l’lho trovata, amore!
– Ma cosa?
– Come cosa? La nostra canzone!
-Ma se ieri sera su Messenger me ne avrai sparate una cinquantina almeno di nostre canzoni, Mr. Vain!
– E vorrà dire che non avremo la nostra canzone, ma il nostro album, anzi no, la nostra Libreria Musicale!
-Se…boom! Neanche so se ci sarà mai un Noi…
-Arieccola che succede ora? Di nuovo la tua diffidenza, a cosa la devo stavolta, di grazia?
-Lo sai…non ci conosciamo ancora…
-Ma è una settimana intera che non dormiamo la notte e stiamo h24 al telefono, su msn, ovunque….e ancora dici così?
-Sì appunto tutto virtuale…lo sai che non ci credo in queste robe virtuali…
-Ed è esattamente per questo che l’ho trovata…apri messenger che te la invio…ascoltala bene…parla di noi…e poi domani ci vediamo…ma stanotte…ascolta questa… e le tue paure addormentale con me…
Subsonica – Dentro i miei Vuoti
Impalcature spartitraffico, fari alonati blu monossido
Due solitudini si attraggono: tu chi sei?
Come due intrusi che sorvolano le tangenziali dell’intimitÃ
Fiutando diffidenze e affinità . Resta qui!
 Da quanto siamo qua non chiederlo,
Dalle finestre luci scorrono,
Lenzuola stropicciate …che ora è?
Stai con me!
Se c’è un motivo trovalo con me
Senza ingranaggi senza chiedere perché.
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti,
Le tue paure addormentale con me
Se c’è un motivo.
Due solitudini si avvolgono
Due corpi estranei s’intrecciano
Duemila esitazioni sbocciano
Stai con me.
 Se c’è un motivo trovalo con me
Senza ingranaggi senza chiedere perché
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti,
Se c’è un motivo trovalo con me.
Senza ingranaggi senza chiedere perché
Dentro i miei vuoti puoi nasconderti.
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
Le tue paure addormentale con me
 Se c’è un motivo