Di Domenica

  

Capovolgi il tuo cuscino, di domenica, di domenica…

Tutti i giuramenti oggi che è domenica  Sono adolescenti…

Subsonica

Il sugo di mia madre,

Mio padre che suona il piano,

Il sole che inonda le stanze.

Solo pensieri freschi 

E piccole, infinitesimali gocce,

puro distillato di felicità.

La vita a volte non é gentile,

Anzi, a dirla tutta, é una grandissima stronza,

ma poi ci son quei fuggevoli istanti, quegli attimi quasi perfetti,

 in una splendente domenica di fine febbraio,

che ne valgono assolutamente la pena.

Un amore senza tempismo

Oltre a un respiro d’amaro per noi, ci resta solo il disegno del tempo.…

Subsonica – Livido Amniotico

  
Un amore senza tempismo é un treno che é arrivato troppo presto o troppo tardi.

Eppure erano lì, i due passeggeri, ma schiena contro schiena, non han potuto incrociare gli sguardi.

Un amore senza tempismo suona come una scusa: é la persona giusta al momento sbagliato, é il vorrei, ma adesso non posso, é quella paura che non ti fa saltare il fosso.

Un amore senza tempismo ha sempre un conto aperto  alla cassa dei forse e dei se, ma solo il tempo deciderà se trasformarlo in un mai o in un per sempre.

 

Autoreblog: L’amore ai tempi di Internet

chat_1Ho sempre trovato abbastanza stupido rebloggarsi da soli (lungi da me offendere chi lo fa, ovviamente parlo per me!), ma oggi ho letto già un paio di articoli molto belli (seppur altrettanto diversi) che parlano di relazioni virtuali (Avvocatolo – L’amore ai tempi della collera e Vittorio Tatti – A spasso nel tempo) e mi é venuto in mente questo post.

É uno dei primi che ho scritto su WP e parla di come é cominciata la storia tra me e Mr. Vain. L’incontro “reale” é avvenuto dopo poche settimane. 

Ho un carattere troppo impaziente e diffidente per riuscire a tirare per le lunghe una storia nata sul web, ma più frequento WP e leggo le vostre storie e più mi rendo conto di come sia a volte labile il confine tra virtuale e reale, soprattutto quando si parla di sentimenti. 

E niente (che fa molto slang da quindicenne) mi é venuta voglia di rebloggare questo post. Lo dedico a tutte le persone diffidenti come me, perché sappiano che, al di là di ogni mia previsione, da quella che era solo una conoscenza virtuale é nato l’Amore più che reale per Mr. Vain, quello che considero ancora l’amore della mia vita e che é ancora lì, un pò ammaccato, ma bello saldo, nel mio cuore. 

Spero che magari leggendolo qualcuno si decida a chiudere pc, smartphone, tablet e chi più ne ha più ne metta e a fare un passo o un salto al di là del virtuale. Perché virtuale é bello, ma come già saprete, reale é meglio!

L’amore ai tempi di Internet – Due solitudini si attraggono: Tu chi sei?

Ps. per i più curiosi, che vogliono sapere cos’è successo dopo, linko anche Il primo appuntamento, che in realtà parla del momento immediatamente precedente al primo appuntamento…e sono un pò leopardiana celosò, ma non é forse vero che l’attesa aumenta il desiderio?

Il cielo su Torino

  

Saperti lontano,

Di una distanza fatta di chilometri,

E non più di silenzi,

Mi rassicura.

E custodisco i miei sogni 

e i tuoi perché 

Per quando tornerai.

Ma tu parlami ancora,

Parla ancora con la voce

che hai solo per me


Il cielo su Torino sembra ridere

Al tuo fianco

Tu sei con me

http://m.youtube.com/watch?v=7PA7Zzux-v8

Dormi

💕Dormi
E poi ci sono quelle notti insonni in cui vorrei solo riposare sul tuo petto. Accoccolarmi a te e lasciare andare via tutto, abbandonarti il mio cuore pesante e stanco, la mia testa mezza piena e mezza vuota, il mio corpo che senza di te continua ad invecchiare…Sentire il mio respiro che da ansia si fa pace, mentre le tue dita grosse, ma leggere, accarezzano dolcemente i miei capelli, sparsi a raggera sul tuo corpo. E sentirmi finalmente a casa, protetta, al sicuro da tutto e da tutti, mentre ti sento canticchiare…

Dolce è il dolore che porti negli occhi…quanto il perdersi dentro di te…

Ed il lieve infuriare di rabbia che porti aggrappata alla fragilità…

L’amore ai tempi di Internet – Due solitudini si attraggono: Tu chi sei?

two laptop and heart symbol

Ottobre 2006

E’ sdraiata sul letto, lo sguardo fisso sul soffitto. Ogni tanto butta un occhio al cellulare. E poi di nuovo all’intonaco bianco, come se potessero apparirvi scritte le risposte alle sue mille domande, alle sue duemila esitazioni. La distrae la lucina rossa di quello stranissimo Siemens blu a forma di supposta, di cui va molto fiera, ignara del fatto che sarà ricordato come uno dei telefonini più brutti della storia. E lui l’ha avvisata, ma la sua atavica ribellione al consumismo è ancora troppo radicata in lei per dare retta ad uno che cambia telefono come le mutande. Senza contare che l’ha appena conosciuto. Su un forum, poi, figuriamoci. Eppure sono giorni che non pensa ad altro. Son stati giorni pieni e notti insonni. “Solo una settimana” continua a ripetersi, eppure le sembra un anno. Eppure le sembra di conoscerlo da sempre. Eppure è stata una settimana di stranissime coincidenze e per lei non esistono coincidenze, le ha sempre chiamate “segni”. E in così poco tempo è stata letteralmente travolta da un’infinità di segni, che le hanno completamente fatto perdere la bussola. Aveva deciso di pensare solo a studiare. L’ultima batosta l’aveva stroncata. Basta uomini, si era detta ed ecco sbucare lui, su un forum per studenti, con quel suo modo di scrivere che la cattura e la attrae fin dal primo momento. E sembra ricambiata la sua attrazione, per il suo nick le dirà lui e “per quella fossetta sul mento che avevi in foto, che ho avuto subito voglia di mordere”, le confesserà dopo giorni. Ed ora la lucina rossa di quel suo telefonino di “un brutto storico” le sta ricordando che non è stato tutto un sogno, uno scherzo virtuale. Questo ragazzo esiste davvero e la sta chiamando!

– Ero in palestra con l’I-pod e finalmente l’lho trovata, amore!

– Ma cosa?

– Come cosa? La nostra canzone!

-Ma se ieri sera su Messenger me ne avrai sparate una cinquantina almeno di nostre canzoni, Mr. Vain!

– E vorrà dire che non avremo la nostra canzone, ma il nostro album, anzi no, la nostra Libreria Musicale!

-Se…boom! Neanche so se ci sarà mai un Noi…

-Arieccola che succede ora? Di nuovo la tua diffidenza, a cosa la devo stavolta, di grazia?

-Lo sai…non ci conosciamo ancora…

-Ma è una settimana intera che non dormiamo la notte e stiamo h24 al telefono, su msn, ovunque….e ancora dici così?

-Sì appunto tutto virtuale…lo sai che non ci credo in queste robe virtuali…

-Ed è esattamente per questo che l’ho trovata…apri messenger che te la invio…ascoltala bene…parla di noi…e poi domani ci vediamo…ma stanotte…ascolta questa… e le tue paure addormentale con me…

 

Subsonica – Dentro i miei Vuoti

Impalcature spartitraffico, fari alonati blu monossido

Due solitudini si attraggono: tu chi sei?

Come due intrusi che sorvolano le tangenziali dell’intimità

Fiutando diffidenze e affinità. Resta qui!

 Da quanto siamo qua non chiederlo,

Dalle finestre luci scorrono,

Lenzuola stropicciate …che ora è?

Stai con me!

Se c’è un motivo trovalo con me

Senza ingranaggi senza chiedere perché.

Dentro i miei vuoti puoi nasconderti,

Le tue paure addormentale con me

Se c’è un motivo.

Due solitudini si avvolgono

Due corpi estranei s’intrecciano

Duemila esitazioni sbocciano

Stai con me.

 Se c’è un motivo trovalo con me

Senza ingranaggi senza chiedere perché

Dentro i miei vuoti puoi nasconderti,

Se c’è un motivo trovalo con me.

Senza ingranaggi senza chiedere perché

Dentro i miei vuoti puoi nasconderti.

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

Le tue paure addormentale con me

 Se c’è un motivo