Insegnami

 Insegnami a non dare per scontato il cielo 

A meravigliarmi del colore del grano

Insegnami ad udire il canto delle sirene

A non temere il mare in tempesta

Insegnami il sorriso ingenuo di un bimbo e la tenerezza sconfinata di sua madre

Insegnami a guardare avanti per la mia strada, senza temere di voltarmi indietro

Insegnami le combinazioni magiche delle note e il loro intreccio unico con le parole

Insegnami ad amare come se non avessi mai amato o come se l’avessi fatto da sempre

La descrizione di un attimo

http://youtu.be/88juOMDziVg

Guardo la foto con la felpa verde in cui sorridi o forse ridi di vero gusto, non lo so. E ricordo quella volta di tanti anni fa in cui mia sorella guardandola ha esclamato: “Cavolo, ma Mr. Vain ha proprio un bel sorriso eppure penso di non averlo visto mai!”. E pensare che in quei mesi, perfino io l’ho visto poco il tuo sorriso. Ricordo ancora la frase dura e raggelante che avevi come status su Messenger. “Prendo le distanze da me perché non voglio avere niente a cui spartire con me”. Erano tempi bui e mi dicevi sempre che ero la tua boccata d’aria fresca, l’ora di libertà che regalavi alle “tue prigioni”. Io ancora non lo so cos’hai passato Mr. Vain e spero di non doverlo scoprire mai, ma quando dopo anni hai cominciato a sorridere di nuovo, ho finalmente visto tutto quello che mi ero persa. E ho avuto la fortuna di vederlo ogni giorno il tuo sorriso per almeno un anno. E mi sono innamorata di nuovo di te. Ho amato tutto di te: la tua oscurità e la tua luce e sarebbe ancora così, ma la tua oscurità mi ha sempre messo all’angolo. Mi ha fatta sentire impotente e inerme di fronte a un muro invalicabile. É per questo che nonostante tutto, l’unica cosa che mi auguro e che ti auguro é che tu sorrida. Anche se mi manchi e il tuo sorriso mi manca da morire, sappi che se stai sorridendo, va tutto bene, anche se non ci sei. Anche se dirmi “Come vanno le cose? Ricordati che, anche se non sembra, ci sono…” é solo un’ammissione di colpa non richiesta. Anche se non ti ho risposto, sappi che io me la caverò, andrà tutto bene. Me la sono sempre cavata. Non sono mai stata veramente sola, a differenza tua ho sempre avuto qualcuno su cui contare, qualcuno che c’è sempre stato davvero e non solo sulla carta. E forse per questo, a differenza tua non ho mai avuto “bisogno” di nessuno. Non ho mai scelto di stare con qualcuno per non stare da sola, a differenza tua, che solo non sai stare “perché pensi che dividere la vita sia normale”. E forse é vero c’è anche un pò di rabbia in queste mie parole, ma credimi, se ti dico che se stai sorridendo va tutto bene, andrà tutto bene. Lo penso davvero.

L’eccezione

Sono la maledetta eccezione.

La rottura del tuo schema. La tua nota stonata. La pecora nera.

Sono il ricordo che non ti molla. L’ossessione che non ti spieghi.

Sono la tua notte insonne, l’emozione incontrollabile, il riflesso inaspettato nel tuo specchio.

Sono la tua altalenante certezza, la tua  costante incertezza.

Sono il tuo rimpianto più grande, la domanda a cui non sai rispondere, il tarlo che ti consuma, il rebus che non sai risolvere.

Sono la tua dannata eccezione.

Sono  il sorriso che ti disarma, lo sguardo in cui ti perdi, l’abbraccio a cui lasciarti andare.

Sono la strada su cui ritorni dopo aver girato a vuoto, sono ciò che resta quando tutto va a pezzi, il tuo porto sicuro, la mano tesa che ti rialzerà.

Sono la tua splendida eccezione.

To do list

Cose da fare prima di andare a dormire: contare i giorni sul calendario…scacciare la tristezza e far posto a quel mezzo sorriso che ha la forma di un “so che tornerai”…Indossare una tua maglietta per sentire il tuo odore..E dirti Ti voglio bene perché non posso e non riesco a dirti che Ti amo…