Altro che pane altrui, caro Dante, niente é più salato delle lacrime di rabbia, credimi.
C’è più amore dentro i “vaffanculo” sbiascicati tra sé e sé, che nei “social” sbandierati “amore mio”.
Sì lo so, sto delirando. Deliro e t’amo e Signora Gelosia mi mangia come s’io fossi il suo cenone di Natale.