
Manca il mare,
Con quei suoi colori troppo assurdi per essere veri,
Con la sua schietta presunzione di dirti chi sei,
Di dar risposte a domande che non vorresti farti mai.
Manca il mare,
Con i suoi suoni che giungono da luoghi troppo lontani o troppo vicini,
Il ruggito delle onde che porta fin qui la rabbia di qualcuno che non ce la fa più,
Il lento sciabordio che ricorda chi, invece, vive i suoi giorni come una danza, lenta e costante, con meraviglia e dedizione.
Tra le voci allegre dei bambini e gli strilli delle mamme per farli uscire dall’acqua,
Quei suoni sempre uguali da cent’anni e tra cent’anni.
Manca il mare,
Sugli asfalti roventi di una città che non ce la fa a lasciarci andar via,
Tra le gocce di questa pioggia troppo leggera,
Che non ce la fa a rigarti il viso,
A farti tirare un pò il fiato.
Manca il mare,
Specchio increspato di pensieri più o meno nascosti,
Sguardo smisurato che indaga tra le pieghe dell’anima,
Che prova a cambiarti, ma che ti accoglie anche così come sei.
Manca il mare,
Manca amare.