Presadixit 💙 – n. 4

Anche questo l’avevo già pubblicato all’interno di un altro post, ma ve lo ripropongo sotto forma di presadixit. Causa influenza maledetta e pile scariche del telecomando della mia colonnina musicale, la radio oggi mi ha colpita già un paio di volte senza che io potessi in alcun modo difendermi e allora mi é tornato in mente questo pensiero. 

#4 INFALLIBILI CECCHINI

Alcune canzoni come i ricordi, sono infallibili cecchini.

Oggi sono stata uccisa da Sweet Child O’ Mine dei Gun’s e dopo poco da Bellamore di Sinigallia. E voi? Quali sono le vostre canzoni-killer? 

Baci febbricitanti😘

Le parole ritrovate

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Mr. Vain: “Non bisogna vergognarsi di nulla… Le cazzate si fanno, certo… Ma attraverso le cazzate e gli errori si arriva ad ottenere quello che si vuole…”
 
P.B. “Io lo so cosa voglio e anche tu lo sai..lo so da circa sette anni cosa voglio, ma allo stesso tempo so che non posso averlo”.
Questo è quello che avrei voluto risponderti.
E nella mia testa al posto del silenzio, seguito al mio insensato sbotto di rabbia e al vittimismo dopo il tuo “Pensa solo a stare calma… Nei limiti del possibile…”…beh, dicevo, nella mia testa la conversazione  è continuata.
È continuata con te che cadi dalle nuvole e mi domandi “E cosa vuoi sentiamo?” e con me che dò libero sfogo a tutto quello che porto dentro da un pezzo.
Ed è stato come liberare delle belve feroci, da anni ed anni costrette in cattività. Come aprire le celle del carcere  più malfamato…”Forza ragazzi tutti fuori..ora è finita..nel bene o nel male, è finita!”.
E così ho cominciato a dirti tutte le parole che non ti ho detto in tutti questi anni. Le parole trattenute, quelle sussurrate quando ero certa che dormissi, quelle dette fra i denti qualche volta che stavamo discutendo e non mi sentivi perché la tua voce sovrastava la mia, le parole codarde che si nascondevano dietro un “Nulla” in risposta al tuo “Cosa hai detto?”
Parole frustrate, fatte a pezzi da anni di incomprensioni e di amore silenzioso, di amore non detto, di amore vissuto col freno a mano, con il cuore sul “chivalà”, sempre pronto a far fare il cambio della guardia a sentinelle troppo scrupolose. Sentinelle che di rado, fin troppo di rado, schiacciavano un pisolino per farti dare una sbirciatina..ma solo un pò..soltanto un pò: quel poco che di certo non bastava a farti capire che al centro del mio cuore c’eri tu…e che forse…c’eri sempre stato..TU.

Le uniche cose importanti

2012-03-20 22.23.11

 

Passerò sopra alle note stonate.

Alle giornate sbagliate,

alle finte risate.

Ignorerò i commenti crudeli,

le facce false,

i giudizi e le spalle voltate.

Non baderò alle ipocrisie,

agli sguardi indiscreti, ai pregiudizi, alle bugie.

Mi accorgerò di ogni tuo diverso respiro,

noterò ogni tua meravigliosa debolezza.

Registrerò come cambia il battito del tuo cuore

se mi abbondono sul tuo petto.

Darò importanza ad ogni tuo piccolo malumore,

annoterò i tuoi sogni, ascolterò il tuo dolore.

Volgerò il mio sguardo alle uniche cose importanti.