Il valzer sull’orlo del pozzo: una strana e spoilerosa recensione “non recensione”.

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“Nonna ma che cos’é questa musica?”. Le domandavo mentre ballavamo. “É la felicità, Cesare”. E ridevamo.

Se non contiamo le recensioni su Amazon, che poi dovrebbero essere le uniche che ho scritto, e considerando che la maggior parte di esse altro non sono che le mie rimostranze sull’ultimo epilatore acquistato, non si può dire che mi sia mai cimentata nello scrivere una recensione.

E tranquilli, no, non ho deciso di iniziare proprio ora (anche perchè, detto tra noi, non ne sarei assolutamente capace).

Quello che farò sarà semplicemente spiegarvi perché Il valzer sull’orlo del pozzo è un libro speciale, di quelli che quando lo finisci ti manca e ti manca di brutto!

E cercherò anche di riuscire nell’ardua impresa di non farvi troppi spoiler.

Come si fa a spiegare perchè un libro vale la pena di essere letto senza anticipare nulla? Forse a questa domanda sanno rispondere i recensori seri, ma siccome questa non è una recensione seria, non pretendete troppo da me  e sappiate che qualcosina mi scapperà, proprio come alla nonna del protagonista! (e questa la capirete solo dopo aver letto il libro!).

Ecco. Partiamo da lui. Il protagonista: Cesare.

Volete sapere perchè Cesare ti entra subito nel cuore?

Perchè, come dirà Holly, la sua prima fidanzata, Cesare è un “coglione sognatore”. Un adorabile coglione sognatore, aggiungo io.

Il sogno, Cesare, ce l’ha nel sangue, trasmesso da quell’altro inguaribile sognatore che è suo nonno, che dei suoi sogni e dei suoi fantasmagorici viaggi ha fatto il motivo e, forse, anche il fine ultimo della sua esistenza.

E allora c’è il sogno dell’infanzia: una rocambolesca impresa in cui si imbarcherà col suo migliore amico, Massimo, e che mi ha fatto letteralmente “scompisciare” dalle risate (e anche questa la capirete solo dopo averlo letto!).  Ci sono i sogni sull’orlo del pozzo, sussurrati al suo alter ego Merlino. E, infine, c’è “il folle sogno” che lo porterà dal mondo difficile e piatto dei cosiddetti sani a quello grigio, ma certamente anche più colorito, dei “non sani”.

Cesare è così, sogna anche e soprattutto quando è sveglio, e forse è per questo che, pagina dopo pagina, impari a volergli bene, così tanto che quando arrivi alla fine del libro, ti senti orfano, ti sembra di aver perso un fratello, un amico, un compagno di avventure.

Il viaggio che faremo insieme a lui parte dai sogni impossibili e irrealizzabili, come quello di trovare un posto senza dolore “un luogo senza morte e senza malattie, dove tutto scorre lentamente proprio come la vita di un albero”,  ma arriva, proprio attraverso il dolore e le sofferenze, alla conquista dei sogni concreti e possibili, alla ricerca del proprio “posto nel mondo”, con la consapevolezza che la vera felicità risiede nelle piccole cose di ogni giorno e che se “in fondo il passato ormai é scritto, il futuro no”. 

In questo viaggio saranno tanti i personaggi che incontreremo e nessuno sarà lì messo a caso. Né i caratteristici abitanti di Inverno, come Teresa la mignotta, Luca la caccola e Mastro Pasquale. Né gli strambi “compagni di viaggio” di Cesare nel reparto di psichiatria dell’ospedale, come Antonio, che insegue coccinelle o Moira e il suo  indimenticabile can can.

Ma il personaggio più bello di tutti, lo si capisce fin dalle prime pagine, é la nonna, con il suo unico e speciale modo di festeggiare la vita. Con il suo bagaglio culturale, fatto di anticonformismo, ma anche di stregonerie e credenze popolari e con la sua voglia di prendere la vita non troppo sul serio, con la stessa leggerezza dei valzer che ballerà col nipote, sull’orlo del pozzo, ma non solo! (Il valzer più indimenticabile lo balleranno in una location a dir poco insolita!). 

Questo libro vi piacerà anche e, soprattutto, perché é scritto bene.

L’autore ha una scrittura incisiva, coinvolgente, senza fronzoli, ma ipnotica: che ti cattura completamente con le sue  significative e calzanti metafore.

Come questa:

 

“Attaccato alla finestra ho visto che il mio cuore é caduto giù, vuoto come una lattina e leggero come l’aria. Ha galleggiato per un pò nei rigagnoli e poi si é perso nella folla, tritato dalla città.”

 

 

O questa:

“E intanto il tempo continua a passare lentamente, come il passo di una lumaca che percorre l’infinito, con il peso della sua chiocciola piena di ricordi vissuti”

 O la mia preferita:

Quando io e Holly per la prima volta facemmo l’amore, eravamo due linee parallele che frantumavano le certezze della geometria per intrecciarsi in unica linea.”

Beh, penso di avervi spoilerato abbastanza, sappiate semplicemente che questo libro l’ho amato alla follia e giuro che quando imparerò a scrivere recensioni serie (in quelle sugli epilatori vado già alla grande!) questo libro avrà da me le parole che merita!

Musica consigliata durante la lettura : Altrove di Morgan, anche se sono certa che Cesare vi avrebbe consigliato qualche canzone di De Gregori o meglio del Degre, come lo chiama lui.

Forse già lo sai che a volte la follia sembra l’unica via per la felicità

C’era una volta un ragazzo chiamato pazzo e diceva sto meglio in un pozzo che su un piedistallo

ANTEPRIMA: Il libro di Rom <3

É un pò che per varie ragioni non pubblico niente su questo blogghetto, però quei 4 su 260 che mi seguono davvero, lo sanno che quando vedo una cosa bella la devo condividere subito!

Bene stavolta la cosa bella é un’anteprima di una cosa bella, ma é talmente bella che ve la devo condividere lo stesso!

Prima di tutto per chi ancora non conoscesse Romeo (shame on you!) vi avverto che il suo blog crea dipendenza. Quando quest’estate ho cominciato a leggerlo sono diventata talmente drogata che mi sono letta a ritroso anche tutti i post che mi ero persa. Ma vi basterà leggerne uno per subirne gli effetti. Aò poi non dite che non v’avevo avvertiti!

Ed ora ecco a voi l’anteprima della cosa bella, anzi bellissima:

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Ora, dovete sapere che questo romanzo ( il cui titolo è già stupendo, non trovate?) non è ancora uscito, ma la storia che c’è dietro la sua pubblicazione è talmente sofferta e avvincente che la mia faccia di fronte a questa copertina è stata un pò come quelle che si vedono spiaccicate davanti ai vetri delle nursery: felice e imbambolata! Potevo non condividere questa gioia con voi?

Per chi volesse sapere di più sul travagliato coming out del libro di Rom vi rimando a questo post e poi a quest’altro. So già che lui mi accuserà nuovamente di stalkeraggio e anche di utilizzo non autorizzato di immagini di proprietà altrui (che peraltro ho anche ritagliato!), ma sappiate che anche dalla galera, per me ne sarà valsa la pena.

 

Quote Challenge – The Last One

  

“Giovani di belle speranze” (e già questa -voi non lo sapete- ma è un citazione a me molto cara), innanzitutto mi scuso per l’assenza (ma tanto ormai sarete abituati alle mie sparizioni-riapparizioni che David Copperfield mi fa un baffo – “e se te li facera tutti e duie…” cit. my cousin).

Sono parecchio incasinata in questo periodo e non so quanto tempo riuscirò a dedicare al blog (e se riuscirò a farlo, soprattutto). Non so nemmeno se l’idea di chiuderlo, che mi frulla in testa già da un pò, avrà la meglio, ma, nel frattempo, ci tenevo a portare a termine questo travagliato (ma altro che travaglio, forse più un’intera gravidanza) Quote Challenge e ad augurarvi buone vacanze, buon ferragosto e buon tutto!

Questo terzo giorno di Quote Challenge sarà dedicato alle citazioni cinematografiche, ma se qualche insano di mente avesse voglia di leggere le scorse “puntate” o dare una ripassatina alle regole per cimentarsi può trovarle qui…e qui! Voglio ringraziare nuovamente pensierisparsidiunapsicopatica  per avermi nominata (e pensata!).

Ed ora passiamo alle citazioni:

  1. Che cosa è nata prima: la musica o la sofferenza? Ai bambini si tolgono le armi giocattolo, non gli si fanno vedere certi film per paura che possano sviluppare la cultura della violenza, però nessuno evita che ascoltino centinaia, anzi, dovrei dire migliaia di canzoni che parlano di abbandoni, di gelosie, di tradimenti, di penose tragedie del cuore. Io ascoltavo la pop music perché ero un infelice. O ero infelice perché ascoltavo la pop music?  (Rob Gordon – da  Alta Fedeltà)

  2. “La maschera non è per te, è per proteggere le persone che ami…”                               (Batman – da Il cavaliere oscuro – Il ritorno)

  3. “Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.”                                                            

     (Ivan Benassi detto Freccia – da Radiofreccia)

Al solito, nomino 3 bloggher che non sono assolutamente tenuti a continuare il tag, se non vogliono e la nomination serve, soprattutto, a farvi venire la curiosità di conoscerli (se non li conoscete già, ovviamente!).

  1. https://mostoselvatico.wordpress.com/
  2. https://aeribellato.wordpress.com/
  3. https://bugiesumiopadre.wordpress.com/

Buon Ferragosto e Buon proseguimento dell’estate :******

Reblog – Ancora 140 e perché no!?

Rebloggo, su segnalazione del mitico Ysingrinus, l’idea molto carina di Gianni.  Se volete sapere di cosa si tratta e partecipare sbrigateve perché la prima scadenza é il 30 giugno! 😘

Come già spiegavo in modo un po’ criptico nel precedente post, qualche tempo fa ho scritto una breve storiella in 140 caratteri. L’ho fatto così per partecipare giocosamente ad un conco…

Sorgente: Ancora 140 e perché no!?

Ps. La mia storiella in 140 caratteri é piuttosto banalotta, ma ha il pregio di essere esattamente di 140 caratteri (il che non é obbligatorio, visto che bisogna rispettare il limite e non centrarlo, ma questo potrebbe aumentarne la difficoltà).

Lui le giurò di amarla per sempre.Per sempre non esiste-rispose lei. Fino a domani-rilanciò lui.L’amò fino a domani,per tutti i suoi domani.

I wish – il tag dei desideri

 Non sono un’ incoerente. Ok, bugia! Un pochino lo sono, almeno nel senso che sono terribilmente volubile, ma non stavolta. Ho ribadito spesso di non amare tag, nomination e compagnia bella e non ho ancora cambiato idea! Però, c’è un … Continua a leggere

 FMTECH Award Very Nice Blog by ALICEINMUSICAL

Allora, ragassi, qui è evidente che non so rebloggare o che per lo meno non lo so fare dal mio acciaccatissimo sempremenosmart phone eppure ad Alice ve la devo far leggere in qualche modo…e anche le sue nomination …  Perché oggi … Continua a leggere

FMTECH Award Very Nice Blog – Siate clementi

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Sono su Wordpress da poco più di un mese, questo è il primo blog che apro in assoluto e questa è la prima nomination che ricevo (e probabilmente dopo le mie sottostanti dichiarazioni, sarà anche l’ultima!).

Non amo  particolarmente nomination, tag, awards e compagnia bella (e soprattutto alcuni, perdonatemi, mi ricordano le tanto odiate catene di Sant’Antonio che si mandavano una volta per email). Eppure vi confesso che di questa nomination sono stata strafelice. E dovesse anche essere la prima e l’ultima a cui partecipo lo faccio davvero con grande piacere. Fondamentalmente per due ragioni.

La prima ragione è legata allo scopo principale di questo Award che è quello di segnalare i blog che ci hanno maggiormente colpito, emozionato e interessato per diffonderli e farli conoscere.  Da lettrice (nonchè blogger??!!) in erba su wordpress, questo mi ha dato modo di scoprire subito tanti blog degni di nota.  Alcuni li sto ancora scoprendo. Ringrazio, pertanto Marco Frasson del blog FMTECH  che è l’ideatore di questa splendida iniziativa.

Il secondo motivo (last but not least) è che ad inserirmi nel suo elenco dei trenta blogger meritevoli di essere seguiti è stato Piero di Fotogrammi e Pentagrammi (che non a caso ha ricevuto tre nomination per questo Award, ma “sapevatelo!” ne meritava anche di più). Ricevere la nomination da lui è stato un doppio onore e questo mi dà, inoltre, modo di ringraziarlo ancora una volta. Senza il suo aiuto starei ancora vagando su WP in cerca di notizie sulla maledettissima Cookie Law e sul come e perchè questa abbia seminato il panico in diversi blogger di questa piattaforma. Oltre ad essere un’impagabile guida, Piero è un blogger che sto imparando ad apprezzare ogni giorno di più. Trovo che abbia una scrittura schietta, diretta,  efficace e, soprattutto, versatile e ricca di spunti da quelli più profondi e sentimentali a quelli più divertenti ed umoristici.

Ed ora passiamo alle mie 10 nomination al FMETCH Award Very Nice Blog. (ma lo sapete che fare queste nomination è persino più emozionante che riceverle? Mi verrebbe quasi voglia di scriverle in piedi pettinata e truccata di tutto punto e indossando un luccicante abito da sera, ma fa troppo caldo e non voglio scadere nel ridicolo più di quanto io non stia già facendo… per cui…Ma anche no!). Ho deciso di nominare Blog di diverso tipo e genere, un pò perchè sono una lettrice onnivora (ma in fondo chi non lo è?), un pò perchè sono arrivata a 10 nomination dopo una difficile scrematura e dovevo per forza adottare un criterio altrimenti non ne sarei venuta a capo. E’ ovvio che se seguiamo un certo numero di blog è perchè in qualche modo ci interessano tutti, per cui ho deciso di riportare qui i blog che seguo con più assiduità e di cui raramente mi perdo un articolo (oltre a quello di Piero, che in qualche modo ho già nominato). L’ordine in cui li ho elencati è del tutto casuale.

1. Quartopianosenzascensore

Quando ero poco più che una bambinetta, spesso il mio papà mi portava con sè nel suo studio d’architettura che era sito nella casa in cui lui e mio zio abitavano da ragazzi insieme ai miei nonni. Quella casa è piena zeppa dei loro libri e fumetti di quando erano piccoli e ce ne era uno in particolare, con le pagine tutte ingiallite e risalente all’anteguerra, che leggevo sempre con grande divertimento, pur non capendo benissimo tutte quelle parole entrate un pò in disuso. Quando ero un pò più grandicella ho ripreso la lettura e ricordo che passavo pomeriggi interi a leggere e rileggere quelle storielle. Il libro in questione era “Lo zibaldino” di Giovanni Guareschi, un libro neorealista che affronta in modo ironico e umoristico le vicissitudini quotidiane dell’autore e della sua famiglia. Ora giustamente vi chiederete cosa cavolo c’entra questa lunghissima premessa col blog che vi voglio segnalare? Ebbene per me Quartopianosenzascensore è uno Zibaldino 2.0. Vi trovo tantissime analogie, certo con le dovute differenze che possono esserci tra una famiglia anni ’50 in pieno boom economico e una della nostra epoca, divisa tra crisi economica, nuove tecnologie e globalizzazione. Eppure troverete lo stesso umorismo, le stesse problematiche della vita di tutti i giorni e, soprattutto, ditemi voi se La Dissennatrice non è identica nello spirito e nel carattere a La Pasionaria di Guareschi?  Ho trovato delle analogie anche tra Giulio e Albertino, anche se sono l’uno il fratellino minore e l’altro il maggiore, ma ci vorrebbe un post a parte per parlarne. Comunque questo blog è sì il racconto in chiave ironica della quotidianità di una famiglia dei nostri tempi, ma è anche molto di più. Basta dare un’occhiata a Scritte sui muri e Viaggi e Miraggi per capire quanti e quali diversi spunti interessanti possa offrire.

2. Pinocchio non c’è più

I suoi racconti sono come ritratti. Ritratti con un nome ben preciso. Come se i nomi dei suoi personaggi portassero con sé già tutta la loro vita o un momento particolare della propria esistenza e, a volte, leggendoli scopri che era proprio così. Son personaggi con il destino scritto nel proprio nome. Il loro autore? Delicato, modesto (fin troppo), dotato di una rara sensibilità, con il suo blog mi ha emozionato fin dal primo articolo che ho letto. Uscirà presto una raccolta a scopo benefico che contiene anche due dei suoi racconti dal titolo Uomini di Carta. La “versione femminile” Donne d’inchiostro l’ho trovata su amazon e sarà di sicuro una delle mie letture vacanziere.

3. Alice in musical – Diario di una musicista espatriata

Questo è un blog che mi ha strappato più di un sorriso. Anzi più di una risata. Ma tipo anche quando magari stavo un pò giù in versione malinconiaportamivia. Come forse direbbe lei, l’eclettica e straordinaria Alice (che non la seguo da tanto, ma a quanto ho capito è musicista, vive in Galles col fidanzato, suona, canta, scrive e pubblica libri, storielle e guide turistiche, e soprattutto ha sette vite, ma non come i gatti perchè lei sembra viverle contemporaneamente)… “Regà, a me sto blog m’ha fatto scompiscià!”. E non fatevi ingannare dallo slang un pò romanaccio e verace, è una che ne sa. Avoja se ne sa. Agli abitanti della mia meravigliosa, bistrattata città e soprattutto agli studenti fuori sede (ai quali credo possa essere ancora più utile) farà piacere sapere che è in prossima uscita la sua ultima fatica Guida verace di un quartiere eccentrico, che si propone di essere un’utilissima (e già immagino estremamente spassosa) guida di Piazza Bologna, per conoscere un quartiere attraverso gli occhi di chi ci vive.

4. VAGONE IDIOTA

Spesso un treno è un teatro mobile. A incontrarlo in metro o su un treno ci sarebbe da aver paura, soprattutto perchè, ammettiamolo, le amabili conversazioni che intratteniamo sui mezzi pubblici non sono quasi mai di un certo spessore. Vagone idiota si sofferma su quelle più esilaranti e paradossali, dandogli un tocco talmente personale da portarti inevitabilmente a chiederti se siano tutti spunti reali o frutto della sua fantasia. E se è vera la seconda oltre alla genialità dell’idea gli va riconosciuta una straordinaria capacità di rendere i “discorsi da tram” di cui scrive estremamente realistici. Bellissima la musica che dice di ascoltare in cuffia durante i suoi “viaggi” anche se io ho una mia teoria: finge di ascoltare musica, ma in realtà registra!

5.  PRIMA O POI L’AMORE ARRIVA. E T’INCULA. – La verità vi spiego sull’amore.

Non fatevi ingannare dalla frase apparentemente cinica che dà titolo al suo blog. Questa giovane madre single nell’amore ci crede ancora. Eccome se lo fa! E soprattutto scrive divinamente. Leggerla può scatenarti due reazioni inverse (ed avverse) consumare pacchi e pacchi di fazzoletti come solo noi donne in pieno ciclo davanti a un film romantico sappiamo fare o farti ridere fino alle lacrime. Quindi in entrambi i casi piangerete, sappiatelo. Donne, io vi avevo avvertite. E i maschietti, o per lo meno quella esigua minoranza che cerca ancora la donna giusta per la vita e non per la notatta, sicuramente perderanno la testa e si chiederanno come cavolo si fa a lasciare una donna così. In ogni caso se riuscirete a non versare una lacrima e a non innamorarvi perdutamente di sicuro non vi annoierete. Le illustrazioni e le foto che accompagnano i suoi post sono sempre meravigliose. Come lei d’altronde.

6. Seidicente – Possiedo sogni e ragione

Per me è stata da subito “la poetessa di Word Press”.

La deliziosa illustrazione che ha scelto come foto profilo credo che la rappresenti molto. Se leggi la sua presentazione ti fai l’idea di una persona un pò restia a parlare di sè. Forse perchè non si sente speciale (e sbaglia), forse per timidezza (ma è solo una mia ipotesi) o perchè ha deciso che le sue parole possono già bastare a parlarci un pò della loro autrice. Ciò che è innegabile è che le sue parole, spesso lievi come una carezza, di sicuro non ti lasciano indifferente. Scrive poesie molto delicate, alcune un pò criptiche (almeno per me), ma sempre profonde.  Seidicente si definisce una Giulia Balbilla. Per pochi, ma non per tutti. E forse ha ragione, ma per me, anche se la seguo da poco, è la poetessa di Word Press.

7.  CentoCaratteri – Non una parola di più

Questo ragazzo ha il dono della sintesi. Non poteva essere altrimenti visto che la mission che si è prefissato è quella di riassumere tutti gli svariati argomenti di cui tratta in sole cento parole “per essere sicuro di non annoiarvi e non annoiarmi”. E vi posso assicurare che leggerlo non annoia mai, nemmeno (anzi forse soprattutto) quando si lascia andare alle eccezioni con le sue rubriche  #piùdi100 #100sontroppe. Spazia da argomenti di attualità ed interesse generale a quelli più intimi e personali, soffermandosi spesso sulla generazione un pò sfigata (o sbandata come l’ha definita qualcuno) di cui (anche se con qualche anno in più) fa parte anche la sottoscritta: quella dei figli dei 68ini, dei “bamboccioni”, degli immaturi, ma quella fetta buona che nutre ancora qualche speranza nel futuro, se non nel proprio in quello che può regalare ai propri figli. Se volete raccontargli la vostra storia (rigorosamente in 100caratteri però) potete farlo inviando un’email a centocaratteri@gmail.com. Nella sua rubrica #dilloin100 ne ha pubblicate alcune davvero toccanti.

8. IL SALVACENA – cucinare in 10 minuti

Ricette salva cena

Per restare in tema di sintesi questo blog di ricette è dedicato a chi va di fretta, non pretende di diventare Carlo Cracco, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare a mangiare in modo sfizioso e creativo. A me non ha salvato solo la cena, ma anche la linea -la ricetta di parmigiana light è velocissima e gustosa, con poco da invidiare all’originale- e qualche serata. Ma non una serata qualsiasi. La serata in cui ti stai preparando per andare a un concerto rock e tua madre ti chiama dalla Calabria con una certa urgenza nella voce chiedendoti se gli vedi sopra all’Internet come si fa la marmellata di prugne, perchè gliene hanno portate a chilate e non vuole che vadano a male. Ora, io le ho rifilato (cambiando la frutta ovviamente) la ricetta di MARMELLATA DI ALBICOCCHE E FICHI BIOLOGICA fatta in casa, ma questo mia mamma non lo sa e la marmellata di prugne era spettacolare!

9. Vanity Nerd

Questo blog lo seguo da prima che mi iscrivessi su WordPress. Risponde pienamente alla mia voglia di frivolezza, leggerezza e vanità. L’autrice, Elena De Francisci, è laureata in Comunicazione e il suo modo di scrivere oltre ad essere comunicativo è estremamente divertente, fresco e moderno. Potrà anche non interessarvi particolarmente l’argomento – per chi non l’avesse capito trattasi di beauty blog – ma non potrete non apprezzare la sua ilarità e il suo italiano ricco ed estremamente scorrevole, infarcito di neologismi molto gggiovani. Sono sicura che ogni suo post vi strapperà per lo meno una risata. Per i signori uomini posso aggiungere che è anche una bellissima ragazza e non se la tira affatto. Insomma, merce rara!

10. Songs say it better

In a world without melancholy, there would be no place for music.

Amo la musica e adoro le citazioni. Non potevo non seguire questo blog. Credo fermamente nel suo titolo: le canzoni lo dicono meglio, sì, è vero. “Canzoni che sanno chi sei molto meglio di te” è stata per anni una delle mie citazioni del Liga preferita.  Credo che a volte, quando ci mancano le parole e ci rendiamo conto che quella canzone lì dice esattamente quella cosa lì che noi non riuscivamo proprio a tirar fuori, beh usare una citazione non solo diventa lecito, ma necessario. Le citazioni di testi di canzoni hanno dalla loro il vantaggio di rimanere più impresse e legate ad una musica che magari ci ha particolarmente emozionato. Questo blog ne contiene un bel pò, alcune italiane altre con la traduzione. Forse non è proprio il genere di musica che ascolto, ma le citazioni scelte son molto belle.

Come vi spiegavo ad inizio post, sono una principiante per cui scusatemi se questo post non rispetta in qualche modo lo stile degli Award. L’ho scritto un pò come mi veniva. E scusate se sono stata prolissa, ma quando qualcosa mi appassiona divento logorroica. Scusate, infine, se ho fatto qualche gaffe o qualcuno non si rispecchia nella descrizione che ho fatto. Qualcuno di voi è da poco che lo seguo e potrei essermi fatta un’opinione sbagliata. Qualsiasi suggerimento, critica (meglio se costruttiva) o parere, sono ben accetti.

Qualora qualcuno dei nominati (come funziona devo avvisarli personalmente?) volesse rispondere al tag vi scrivo quali sono le regole per partecipare al FMTECH Award Very Nice Blog:

  1. Citare e ringraziare l’ideatore
  2. Citare e ringraziare il blogger che vi ha nominati
  3. Pubblicare il logo dell’Award
  4. Nominare 10 blog meritevoli secondo voi del FMETCH Award Very Nice Blog.