Era la mia Campanellino, leggera e dolce come una fatina del bosco.
E così era il suo sorriso. Denti bianchi da latte che brillano su una bocca fatta di fragole.
E per anni è stata così.
Come in quella foto col pigiamino rosa, il caschetto e l’orsacchiotto azzurro, che sembrava un dolcetto di quelli buoni, ma talmente belli che non lo si può mangiare.
E per anni e anni è stata così. La dolcezza indescrivibile di chi si chiama Fiorellino sulla rubrica di papà.
Per anni è stata la pace nei litigi. Datevi un bacino. Abbracciatevi. Non così, però, sul serio.
Per anni e anni la mia luce, il mio arcobaleno, il sole che scioglie i ghiacciai.
Lei è ancora così, anche se quello che ci è successo, la avrebbe potuta cambiare.
E lei pensa di esser cambiata, ma la verità è che nonostante i dolori, gli orrori, le malattie, le paure che nessuno sa, quella bambina è ancora lì, sotto tutta quella robbaccia, lei è ancora lì, intatta.
E so che niente e nessuno la può cambiare.
E di questo, bhe, almeno di questo c’è da ringraziare.
Il Peso della Valigia – Luciano Ligabue
L’ha ribloggato su uaresovaine ha commentato:
“E c’era luce anche nelle notti più cattive…”
Ospedale Agostino Gemelli – Pronto Soccorso
12 febbraio 2016
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E quelle luci lì sono le più brillanti, quelle che nessuna nuvola può oscurare a lungo…un bacio amica blu!
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❤️😘
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